L'angolo dei pensieri
© Oratorio di Berbenno di Valtellina 2012-2024
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Battesimo
Dinanzi
a
te
si
stendeva
una
strada;
così
piccolo,
non
sapevi
dove
ti
portava.
Accanto
a
te
la
mamma
ed
il
papà;
il
padrino
e
la
madrina
poco
più
in
là.
Con
occhi
innocenti
guardavi
incuriosito:
ma
in
che
posto
eri
finito?
Era
una
festa,
in
fondo
capivi,
tutta
per
te
e
per
questo
gioivi!
Il
tuo
nome
sentivi
dire
da
una
persona
molto
gentile.
Un
tocco
leggero
avvertivi
sulla
fronte,
il
fresco
dell'acqua
ti
bagnava
ed
una
piccola
luce
accanto brillava.
Un
coro
di
voci
lieto
cantava
mentre
papà
in
braccio
ti
coccolava.
Una
veste
bianca
ti
han
donato
che
con
stupore
hai
indossato.
Innocenza,
candore
e
purezza
sono
belle
qualità
che
il
tuo
cuore
col
tempo
scoprirà.
Il
tuo
cammino
di
Cristiano
è
iniziato
ora,
nella
nostra
comunità.
In
chiesa
sei
stato
accolto
e
festeggiato;
Dio,
Nostro
Padre
sempre sia lodato!
L'ulivo benedetto
L'ulivo benedetto
Oh, i bei rami d'ulivo! Chi ne vuole?
Son benedetti, li ha baciati il sole.
In queste foglioline tenerelle
vi sono scritte tante cose belle.
Sull'uscio, alla finestra, accanto al letto
metteteci l'ulivo benedetto!
Come la luce e le stelle serene:
un po' di pace ci fa tanto bene.
Giovanni Pascoli
Lo sguardo fissa la statua del Cristo morto
Notizie,
numeri,
aggiornamenti,
proteste,
appelli...
quanto
rumore;
talvolta
degenera
in caos...
Ospedali affollati, pazienti spaventati, familiari addolorati, vittime vinte dal virus...
Lo sguardo fissa la statua del Cristo morto: eppure qui c'è Pace...
Scene
di
volti
spaventati,
disorientati,
arresi,
arrabbiati,
sconsolati
continuano
a
passare
in
rassegna
nella
mente.
Cristo
ha
accettato
il
suo
crudo
destino
con
tanto
amore...
Gente che pedala, corre, cammina cercando di non pensare al dramma che dilaga...
Accanto
alla
statua
del
Cristo
morto,
l'animo
avverte
e
accoglie
il
calore
dello
Spirito
Santo.
La vita nella Parola, la Parola nella vita
Apri i miei occhi Signore,
perchè io veda le meraviglie della tua Parola.
Togli il velo dal mio cuore
mentre leggo la Sacra Bibbia.
Sii benedetto, o Dio,
perchè attraverso le Scritture,
mi insegni la tua volontà.
Parola del Padre, fammi dono della tua Parola;
tocca il mio spirito e illumina i miei sensi;
apri le mie labbra e riempile della tua lode.
La potenza del tuo Santo Spirito
mi colmi di sapienza e di fortezza
perchè io proclami degnamente e con rettitudine
le tue Parole di salvezza e di pace.
“La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza”
SANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Edith
Stein
era
la
settima
figlia
di
una
osservante
famiglia ebrea.
Quando
iniziò
a
conoscere
persone
cattoliche,
rimase
colpita
dalla
bellezza
della
preghiera
del
Padre
Nostro
che
servi
e
padroni
recitavano
insieme
nel
cascinale,
prima di recarsi al lavoro.
A
42
anni
vestì
l'abito
carmelitano
e
scelse
il
nome
di
Teresa Benedetta della Croce.
Il
2
agosto
del
1942
due
ufficiali
tedeschi
si
presentarono
alla
porta
del
convento.
Deportata
in
un
campo
di
prigionia,
Suor
Teresa
dava
agli
altri
prigionieri
la
consolazione
della
preghiera
ed
il
conforto
di
una
parola buona.
Morì
il
2
agosto
1942
con
la
sorella
in
una
camera
a
gas
di
Aushwitz.
Il
10
ottobre
1998
Papa Giovanni Paolo II la proclamò Santa.
PENSIERO DI PAPA FRANCESCO
Un
vero
motivo
di
gioia
è
il
grande
numero
di
consacrati
e
consacrate,
vescovi
e
sacerdoti
che
vivono
quotidianamente
la
loro
vocazione
in
fedeltà,
silenzio,
santità
e
abnegazione.
Sono
persone
che
illuminano
il
buio
dell'umanità,
con
la
loro
testimonianza
di
fede,
amore
e
carità.
Persone
che
lavorano
pazientemente,
per
amore
a
Cristo
e
al
suo
Vangelo,
a
favore
dei
poveri,
degli
oppressi
e
degli
ultimi,
senza
cercare
di
mettersi
sulle
prime
pagine
dei
giornali
o
di
occupare
i
primi
posti.
Persone
che,
lasciando
tutto
e
offrendo
la
loro
vita,
portano
la
luce
della
fede
dove
Cristo
è
abbandonato,
assetato,
affamato,
carcerato
e
nudo.
E
penso
particolarmente
ai
numerosi
parroci
che
offrono
ogni
giorno
buon
esempio
al
popolo
di
Dio,
sacerdoti
vicini
alle
famiglie,
conoscono
i
nomi
di
tutti
e
vivono
la
loro
vita
in
semplicità,
fede,
zelo,
santità
e
carità.
Persone
dimenticate
dai
mass
media
ma
senza
le
quali
regnerebbe il buio.
PREGHIERA DI PAPA FRANCESCO
Nell'accendere la luce dell'albero di Natale noi vogliamo che la luce di Cristo sia in noi.
Un Natale senza luce non è Natale.
Che ci sia la luce nell'anima, nel cuore;
che ci sia il perdono agli altri;
che non ci siano inimicizie, tenebre...
Che ci sia la luce di Gesù, tanto bella.
Che la luce sia nei vostri cuori, nelle vostre famiglie, nelle vostre città.
IL CAMMINO DELLA FEDE
Ti
ho
incontrato
da
piccolino,
dove
mi
trovavo
non
capivo.
Tutti
erano
contenti:
mamma,
papà,
amici
e
parenti.
Un
sacerdote
la
funzione
celebrava,
la
corale
cantava
e
tutta
la
comunità
con
fede
pregava.
Il
mio
nome
han
pronunciato,
sulla
fronte
acqua
Santa
han
versato
e
il
segno
di
croce
col
Sacro
Crisma
tracciato.
Poi
una
luce
mi
ha
illuminato,
una
veste
bianca
ho
indossato
e
con
dignità
un
Cristiano
son
diventato.
Ti
ritrovo
tutte
le
sere:
mamma
e
papà
recitano
le
preghiere.
Una
coroncina
stringono
le
mie
manine:
ci
sono
una
croce
e
tante
belle
palline.
Mentre
ascoltiamo
una
canzoncina,
osserviamo
una
statuina:
con
un
vestito
blu,
Maria
sorride
a
Gesù.
La
domenica,
in
chiesa Ti vengo a trovare, per tutti noi sei un Buon Padre e a Te ci vogliamo affidare.
Una terra nuova
La
luce
fievole
della
candela
illumina
un
volto
disorientato.
Un
campo
poco
lontano
attira
uno
sguardo
attento
e
preoccupato.
I
piedi
calpestano
erba
alta
e
infestante.
Un
muretto
in
sassi
diviene
un
appoggio
utile
per
non
inciampare.
La
cera
della
candela
è
ormai
consumata.
Il
bastone
alto
e
grosso
sorregge
il
peso
di
una
persona
straniera
che
avanza
pian
piano.
L'acqua
di
un
piccolo
ruscello
bagna
i
piedi
stanchi
e
doloranti.
La
vista
di
una
croce
in
legno
spinge
l'uomo
ad
accelerare.
Davanti
all'immagine
di
Cristo,
le
sue
ginocchia
si
piegano
lentamente,
fino
a
toccare
il
suolo.
Le
dita
delle
mani
si
allargano
per
poi
incrociarsi
e
piegarsi
su
sé
stesse.
La
testa
è
china,
gli
occhi
chiusi.
La
voce
tremante
sussurra
una
preghiera.
Il
destino
dello
straniero
è
ormai
certo:
affidandosi
alla
fede
in
Cristo,
il
Figlio
di
Dio,
disinfesterà
il
campo,
lo
arerà
e
condividerà con i fratelli i frutti del suo lavoro.
Ascoltando la voce del mare
Se
l'onda
del
mare,
pian
piano
arriverà,
i
tuoi
piedi
bagnar
potrà.
Se
uno
scoglio
prima
incontrerà,
allora
lì
si
infrangerà.
La
trasparenza
dell'acqua
quieta,
il
biancore
del
suo
spumeggiare,
le
diverse
sfumature
che
assume
nel
mare
raccontano
una
storia
a
te
che
sai
ascoltare.
Con
voce
sommessa,
intensa,
poi
allegra,
narrano
di
un'Amicizia
sincera.
“Il
mondo
Dio
creò;
la
terra
dal
mare
poi
separò.
Con
il
dono
dell'acqua,
fonte
di vita, dimostrò all'umanità una benevolenza infinita”.
-Il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo.
-La gloria di Dio è l'uomo che vive.
-Il volto dell'uomo si definisce nell'essere amato da Dio.
-Il senso unico della vita è quello di essere dono.
Uniti nel Suo abbraccio
Un
suono
quasi
sommesso
e
inarrestabile
accompagna
il
costante
movimento
delle
onde
che
si
avvicinano
alla
riva.
La
grande
distesa
d'acqua
stupisce
l'occhio
attento
che
contempla
l'orizzonte
lontano.
Il
legame
con
la
natura
ora
viene
avvertito
con
maggiore
intensità.
Un
atteggiamento
umile
suscita
il
desiderio
di
elevare
lodi
di
ringraziamento
a Dio, Creatore del mondo e della vita.
Dialoghi,
nuotate,
ricerca
di
granchietti
e
stelle
marine
impegnano
i
numerosi
bagnanti.
Una comunità in riva al mare aperto, avvolta dall'Amore misericordioso di Dio Padre.
BREVE RACCONTO CON PREGHIERA
L'acqua del fiume scorre verso il basso, levigando i sassi che da anni bagna.
Una
piana
verdeggiante
rallenta
il
suo
andare
e
così
la
sua
nitidezza
l'acqua
può
mostrare.
Dita
di
mani
stanche
si
immergono
lentamente,
avvertendo
sulla
loro
superficie
una
gradevole
freschezza.
Le
piccole
onde
lasciano
intravedere
un'immagine
che
diviene
sempre più distinta.
Una
cima,
ancora
innevata,
appare
sullo
specchio
d'acqua.
Subito
le
ginocchia
piegate
sorreggono fedeli che, a mani giunte, lodano Dio:
“Dammi
Signore,
la
semplicità
della
montagna.
Nella
trasparenza
delle
sorgenti
il
mio
cuore
ritrovi
la
generosità
del
darsi,
la
tenerezza
del
comprendere,
la
fedeltà
del
fare
soltanto il bene. Amen”
MESE DI MAGGIO
Mese di maggio dedicato a Maria, per Lei i cristiani cantano una dolce melodia.
Madre di Cristo Nostro Signore, infonde speranza in ogni cuore.
Maestra di fede, Luce di speranza, Garanzia di carità, La invoca tutta la comunità.
Il suo amore viene incontro a ciascuno di noi, siamo tutti figli suoi.
“Voi
tutti
che
amate
Maria,
rivestitevi
di
Lei:
Essa
rifulga
nella
vostra
anima,
risplenda
nelle vostre opere”
- San Bonaventura
“Preghiamo
la
beata
e
dolce
Madre
che
ci
ha
dato
come
fiore
Gesù”
-
Santa
Caterina
da Siena
PREGHIERA SANTA CATERINA DA SIENA
O Spirito Santo, vieni nel mio cuore:
per la tua potenza attiralo a Te, o Dio,
e concedimi la carità con il tuo timore.
Liberami, o Cristo, da ogni mal pensiero:
riscaldami e infiammami del tuo dolcissimo amore,
così ogni pena mi sembrerà leggera.
Santo mio Padre, e dolce mio Signore,
ora aiutami in ogni mia azione.
Cristo amore, Cristo amore. Amen.
SANTI PATRONI
Anni, secoli, millenni, tutti siamo fratelli.
Riuniti in preghiera, apriamo i nostri cuori durante la celebrazione dei Santi Patroni.
Con le mani tra le mani, seguiamo la via della fede e della speranza.
Le tante voci, unite in coro, diffondano una delicata armonia che sa di pace e verità.
L'esempio
dei
Santi
Patroni
rafforzi
la
volontà
di
una
comunità
che
vuole
vivere
in
solidarietà, praticando la carità.
GIORNO DELLA MEMORIA
27 gennaio, Giorno della Memoria: non ci sia più una così triste storia.
Urla e pianti disperati, occhi sbarrati, corpi consumati...
Tanti fratelli innocenti sono ora immensi silenzi.
Meditiamo
ciò
che
è
stato,
promuoviamo
il
rispetto
per
la
vita,
di
ogni
uomo
ricchezza
infinita.
L'amore
nella
sofferenza,
il
coraggio
nell'onestà,
la
fedeltà
e
la
carità
sollevino
i
cuori
nella lode a Cristo Signore.
IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO
Caro bambino, ora dormi, non capisci ma una comunità arricchisci.
I tuoi genitori hanno scelto di battezzarti e la nostra Chiesa vuole accoglierti e amarti.
Al tuo fianco c'è il Signore, dentro te un Angelo Custode.
Al risveglio, un sacerdote vedrai e allegramente gli sorriderai.
Con il padrino, la madrina, mamma e papà, il tuo cammino di fede inizierà.
Grazie alla volontà, la tua vita in Dio si realizzerà.
Dietro te una scia di luce si vedrà ed ogni fratello il tuo aiuto riceverà.
Nell'unicità un bel nome ti distinguerà.
Con purezza e candore percorrerai la via dell'Amore.
AMATI E ACCOMPAGNATI
Non
ci
sarà
giorno
della
nostra
vita
in
cui
cesseremo
di
essere
una
preoccupazione
per
il
cuore
di
Dio.
Qualcuno
potrebbe
dire:
“Che
cosa
sta
dicendo
lei?”.
Dico
questo:
non
ci
sarà
giorno
della
nostra
vita
in
cui
cesseremo
di
essere
una
preoccupazione
per
il
cuore
di
Dio.
Lui
si
preoccupa
di
noi
e
cammina
con
noi.
E
perchè
fa
questo?
Semplicemente
perchè
ci
ama.
Capito
questo?
Ci
ama!
E
Dio
sicuramente
provvederà
a
tutti
i
nostri
bisogni,
non
ci
abbandonerà
nel
tempo
della
prova
e
del
buio.
Qualcuno
lo
chiama
con
il nome di Provvidenza: Lui provvede alla nostra vita. Papa Francesco
PACE
Troppe
le
vittime
innocenti,
troppi
i
bambini
sofferenti.
La
pace
non
sia
solo
sognata,
ma
intensamente
desiderata.
Gesti
concreti,
per
difendere
la
dignità
di
ogni
fratello
che
si
incontrerà.
Nella
preghiera
Maria
invochiamo,
per
un
mondo
migliore
ci
adoperiamo.
Il
calore
della
carità
nel
mondo
si
diffonderà.
Negli
occhi
degli
innocenti
una
luce
brillerà, per tutti i bambini la pace rifiorirà.
NATALE
Il più bel regalo di questo Natale:
- i riti e le celebrazioni cristiane;
- le storie della Bibbia da raccontare e i canti di lode a Maria elevare;
- rinnovare le fede in Cristo Signore, gioire per la nascita di Gesù, nostro Salvatore;
- la tenerezza di un Bambino che a tutti vuol essere vicino;
- la semplicità e l'umiltà con cui il Messia a tutti si mostrerà.
Il
più
bel
regalo
da
portare:
l'Emmanuele
adorare,
Dio
Padre
ringraziare
e,
con
umiltà
un buon Natale ai fratelli augurare.
IN RICORDO DI PADRE UGO
Sarebbero tante le cose da dire per ricordare Padre Ugo.
Condividerei alcuni pensieri senza però voler sminuire tutto ciò che ha detto e fatto.
"A
tutte
le
persone
vicine
ha
chiesto
di
essere
accompagnato
con
la
preghiera
e
l'affetto,
ma
ha
anche
chiesto
a
ognuno
di
noi
di
mantenere
vivo
nel
nostro
cuore
il
desiderio
di
una
vita
intensa,
mai
superficiale,
di
mantenere
viva
la
ricerca
del
senso
più
vero
e
profondo
del vivere".
Vescovo Oscar Cantoni
"O.M.G.
Per
conoscerci
non
è
sufficiente
guardare
alle
opere
che
facciamo:
occorre
far
caso
allo
Spirito
che
ci
muove, astraendolo da errori e difetti con cui ognuno di noi sporca l'ideale".
Padre Ugo
"Ho
capito
che
se
devo
parlare
di
Dio,
devo
lasciare
che
lo
si
veda
nella
mia
vita.
Per
me, il cammino è la Verità e la Bontà".
Padre Ugo
"Il
benessere
con
le
sue
cose,
le
sue
felicità
non
riempie
la
vita!
C'è
chi
si
illude
di
comprare
o
vendere
o
regalare
la
felicità:
a
volte
sono
gli
stessi
genitori
che
ai
figli
non
danno
il
proprio
tempo
ma
le
cose.
E
il
tempo
più
prezioso
per
un
genitore
è
quello
che
spende lui per Dio e che spende perchè i suoi figli riconoscano Dio".
Commento alla parabola "L'utile, l'inutile e... l'indispensabile" di Padre Ugo
"Hanno
gli
occhi
e
non
vedono;
hanno
orecchi
e
non
odono".
Non
siamo
sufficientemente
spaventati
da
questo
mondo.
Anzi,
troppe
volte
ci
va
bene.
Non
accettiamo
più
le
verità
semplici
dell'uomo:
la
morte
per
vivere,
la
croce
per
amare...
Allora aprire gli occhi non è un dovere, è esigenza. E dobbiamo ritornare bambini!".
Commento alla parabola "La città globale" di Padre Ugo
TEMPO DI AVVENTO
Questo è il tempo dell'Avvento, ci prepariamo al lieto evento.
L'albero
addobbiamo
ed
il
presepe
allestiamo.
Con
ghirlande
decoriamo,
di
luci
la
casa
illuminiamo.
Ma l'Avvento in fondo che cosa è?
E'
guardare
dentro
te,
cercare
in
fondo
al
cuore
la
fiammella
della
fede,
ravvivarla
con
la preghiera e condividere l'attesa.
Affidarsi alla misericordia del Signore, accostarsi al sacramento della Riconciliazione.
Accogliere
il
dono
che
ha
fatto
di
sé,
sentirne
il
flusso
caldo
della
vita,
seguire
con
coraggio il suo cammino e attendere l'arrivo di Gesù Bambino.
UN INCONTRO SPECIALE
Lui non parla la mia lingua, entrambi ci guardiamo.
Con la mano lo saluto, voglio dargli il benvenuto.
Il suo sguardo è smarrito, osserva me incuriosito.
Una leggera carezza sulla guancia e si accorcia la nostra distanza.
Muove un passo verso me, stringe la mia mano e insieme ci incamminiamo.
Davanti ai suoi piedi un sassolino, lo osservo dinanzi a me chino.
Mi invita a guardare, la forma di un nido in terra vuole formare.
Le nostre mani operose cercano volenterose.
Raccolti tutti i sassi, li posiamo un po' sparsi.
Una
corsa,
le
braccia
tese
che
si
alzano
e
abbassano
suggeriscono
il
pensiero
di
un
uccello che vola in cielo.
In piedi accanto al nido, ricambio il suo sorriso.
Ora parla la mia lingua, il suo sguardo è sereno, brilla in cielo l'arcobaleno.
In silenzio ci sediamo, con piacere chiacchieriamo ed un bel canto intoniamo.
Sulla via del ritorno un leggero venticello, nel cielo indorato un bianco uccello.
Tenendoci per mano, piano piano ci allontaniamo.
Nella
chiesa
entriamo,
il
segno
di
croce
facciamo,
in
silenzio
ci
inginocchiamo
e
le
preghiere recitiamo.
La luce di una candela illumina una tela.
L'immagine
di
una
colomba
attira
la
sua
attenzione
e,
con
stupore,
attende
l'inizio
della
celebrazione.
Oggi, nella Casa del Signore, un bambino scopre l'Amore.
Commemorazione fedeli defunti
La prolungata siccità rende arido il terreno.
Il cadere ininterrotto dell'acqua genera rivoli che scorrono lungo il suolo.
Con
il
tempo,
piccole
infiltrazioni
provocano
abbassamenti
o
cedimenti
di
strutture,
all'interno del cimitero.
Spazi vuoti si mostrano agli occhi dei familiari, durante la visita ai propri cari.
Di fronte all'aridità della preghiera, il ricordo dei defunti piano piano si cancella.
Un senso di precaria stabilità sorprende l'animo.
Una
scia
di
luce
desidera
ancora
illuminare
e
scaldare
il
cuore,
nella
memoria
di
un
pezzo di vita condiviso.
"Non
si
è
mai
soli
davanti
al
mistero
della
sofferenza.
Si
è
col
Cristo
che
dà
senso
a
tutta la vita. Con lui tutto ha un senso, compresi il dolore e la morte".
San Giovanni Paolo II
Sant'Agostino
esprime
con
grande
intensità
la
sua
scoperta di Dio, somma bellezza e sommo amore
"Tardi ti amai,
bellezza così antica e così nuova,
tardi ti amai.
Sì, perchè tu eri dentro di me
e io fuori.
Lì ti cercavo.
Deforme, mi gettavo sulle belle forme
delle tue creature.
Eri con me,
e non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le tue creature,
inesistenti se non esistessero in te.
Mi chiamasti,
e il tuo grido sfondò la mia sordità;
balenasti,
e il tuo splendore dissipò la mia cecità;
diffondesti la tua fragranza
e respirai e anelo verso di te,
gustai e ho fame e sete;
mi toccasti,
e arsi di desiderio della tua pace".
I Santi
I miei passi superano lentamente i primi banchi all'interno della chiesa.
Giunti in prossimità delle balaustre, si arrestano.
Attorno a me, numerosi volti nuovi stampati su fogli e poster.
Il mio sguardo scorre attentamente su ciascuno di loro.
Santi e Beati, ripete la mia mente, sussurra il mio cuore, comprende la mia anima.
La benevolenza che traspare dai loro occhi mi sorprende.
Il modo in cui sono ritratti evidenzia umiltà e grazia.
La posizione delle braccia e delle mani trasmette accoglienza e carità.
Le mie ginocchia si piegano e poggiano in terra.
Il suono dolce del loro nome accompagna le mie preghiere.
La
loro
testimonianza
di
vita
diventa
un
prezioso
insegnamento
che
vuole
orientare
il
mio agire quotidiano.
I
miei
passi
ora
si
susseguono
con
sicurezza;
avanzano
verso
l'esterno
della
chiesa
e
cercano di percorrere una strada migliore.
Forte cristiano diventerai
A ricordo di don Paolo Trussoni la
piccola Caterina ha riportato a
memoria nella veglia funebre una
filastrocca che don Paolo ha
insegnato ai bambini nella settimana
precedente Natale quando prima di
scuola anche a Pedemonte si sono
ritrovati per la preghiera del
Buongiorno Gesù.
Don Paolo riferiva che la sua mamma
gli aveva insegnato così da piccolo:
"Balzar dal letto d'inverno è brutto
ed è noioso lavarsi tutto.
Andare a scuola infagottati
col naso rosso a piè gelati.
Però la mamma non si commuove
e dice: son queste le prime prove,
se da bravo le supererai,
forte cristiano diventerai".
PENSIERI EUCARISTICI
Se la gente conoscesse il
valore dell'Eucaristia,
l'accesso alle chiese
dovrebbe essere regolato
dalla forza pubblica. (Santa
Teresa di Lisieux)
Quando stai bene, la Messa
l'ascolti; quando stai male e
non vi puoi assistere, la
Messa la dici. (San Pio da
Pietrelcina)
Quando il Signore, per
mezzo della santa
Comunione, ha preso
possesso anche una sola
volta di un cuore, vi lascia
un ricordo indelebile e le
tracce del suo passaggio. È
una terra conquistata da
Gesù, dove Gesù ha
regnato, sia pure per pochi
giorni. (San Pier Giuliano
Eymard)
Nessun mistero di fede
suscita l'unità quanto
l'Eucaristia. L'Eucaristia "fa"
l'unità: è per essa infatti che
avviene l'unità degli uomini
con Dio e degli uomini tra
loro. (Chiara Lubich)
Che cos'è il pane
consacrato? Corpo di
Cristo. E che cosa
diventano coloro che si
comunicano? Corpo di
Cristo. Non molti corpi: un
Corpo solo, quello di Cristo.
(San Giovanni
Crisostomo)
Brano tratto
da "Lettera
alle donne"
San Giovanni Paolo II
Grazie a te, donna-madre, che ti fai
grembo dell'essere umano nella gioia e
nel travaglio di un'esperienza unica, che ti
rende sorriso di Dio per il bimbo che viene
alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi,
sostegno della sua crescita, punto di
riferimento nel successivo cammino della
vita.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci
irrevocabilmente il tuo destino a quello di
un uomo, in un rapporto di reciproco
dono, a servizio della comunione e della
vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-
sorella, che porti nel nucleo familiare e
poi nel complesso della vita sociale le
ricchezze della tua sensibilità, della tua
intuizione, della tua generosità e della tua
costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice,
impegnata in tutti gli ambiti della vita
sociale, economica, culturale, artistica,
politica, per l'indispensabile contributo che
dai all'elaborazione di una cultura capace
di coniugare ragione e sentimento, ad una
concezione della vita sempre aperta al
senso del "mistero", alla edificazione di
strutture economiche e politiche più ricche
di umanità.
Grazie a te, donna-consacrata, che
sull'esempio della più grande delle donne,
la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri
con docilità e fedeltà all'amore di Dio,
aiutando la Chiesa e l'intera umanità a
vivere nei confronti di Dio una risposta
"sponsale", che esprime
meravigliosamente la comunione che Egli
vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso
che sei donna! Con la percezione che è
propria della tua femminilità tu arricchisci
la comprensione del mondo e contribuisci
alla piena verità dei rapporti umani.
Pensieri di
S.Giovanni Paolo II
Rosario (Rosarium
Virginis Mariae, 1)
- Il Rosario della Vergine
Maria è preghiera che
ben si inquadra nel cammino spirituale di
un cristianesimo che, dopo duemila anni,
non ha perso nulla della freschezza delle
origini.
- Il Rosario, pur caratterizzato dalla sua
fisionomia mariana, è preghiera dal cuore
cristologico.
- Il Rosario, nella sobrietà dei suoi
elementi, concentra in sé la profondità
dell'intero messaggio evangelico, di cui è
quasi un compendio.
- Con il Rosario il popolo cristiano si mette
alla scuola di Maria, per lasciarsi
introdurre alla contemplazione della
bellezza del volto di Cristo.
FIORE DEL
SUFFRAGIO
Ha trovato buona
risposta l'iniziativa
“fiore del suffragio”
che consiste nel far
celebrare per un anno una volta al
mese a data fissa o variabile
l'Eucaristia in suffragio di un
defunto. Quando si troverà scritto
fiore del suffragio nelle intenzioni
sarà riferito a quei nomi che si
trovano in bacheca fuori chiesa.
Per risvegliare il dovere di pregare per i
vivi e per i morti (opera di Misericordia
spirituale) partecipate all'iniziativa del
FIORE DEL SUFFRAGIO.
Succede che molti tralascino questo
dovere e ci si dimentichi di far celebrare
l'Eucaristia per i propri cari dopo la loro
morte. Si tratta di fare celebrare per un
anno intero una Messa la prima domenica
di ogni mese per i propri defunti con tutti i
defunti della comunità chiamati a
partecipare alla cittadinanza celeste.
ISCRIVERSI in segreteria oratorio.
L'offerta per 12 messe è di €100.
"C'è una comunione spirituale tra vivi e
defunti grazie al Sacrificio di Cristo".