a proposito...
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A PROPOSITO... ...di QUARESIMA Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, ed è giorno di digiuno e astinenza dalle carni, astensione che la Chiesa richiede per tutti i venerdì dell'anno ma che negli ultimi decenni è stato ridotta ai soli venerdì di Quaresima. L'altro giorno di digiuno e astinenza è previsto il Venerdì Santo. "Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris", ovvero: "Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai". Queste parole compaiono in Genesi 3,19 allorché Dio, dopo il peccato originale, cacciando Adamo dal giardino dell'Eden lo condanna alla fatica del lavoro e alla morte: "Con il sudore della fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!". Questa frase veniva recitata il giorno delle Ceneri quando il sacerdote imponeva le ceneri - ottenute bruciando i rami d'ulivo benedetti la domenica delle Palme dell'anno precedente - ai fedeli. Dopo la riforma liturgica, seguita al Concilio Vaticano II, la frase è stata mutata con la locuzione: "Convertitevi e credete al Vangelo" (Mc 1,15) che esprime, oltre a quello penitenziale, l'aspetto positivo della Quaresima che è tempo di conversione, preghiera assidua e ritorno a Dio. Avvertono i liturgisti che è opportuno indicare una celebrazione comunitaria "privilegiata" nella quale sia posta ancor più in evidenza la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che si sta iniziando. Pertanto in questo Giubileo si propone di iniziare insieme Mercoledì un percorso di riscoperta della Misericordia del Signore per ognuno di noi e come popolo di Dio in cammino verso la gioia della Pasqua. 15 semplici atti di carità che papa Francesco ha citato come manifestazioni concrete d’amore: 1. Sorridere, un cristiano è sempre allegro! 2. Ringraziare (anche se non ho “bisogno” farlo). 3. Ricordare all’altro quanto lo ami. 4. Salutare con gioia le persone che vedi ogni giorno. 5. Ascoltare la storia dell’altro, senza processo, con amore. 6. Stop per aiutare. Stare attento a chi ha bisogno di te. 7. Animare qualcuno. 8. Riconoscere i successi e le qualità dell’altro. 9. Separare ciò che non usi e dare a chi ha bisogno. 10. Aiutare qualcuno in modo che possa riposare. 11. Correggere con amore; non tacere per paura. 12. Avere finezze con quelli che sono vicino a te. 13. Pulire ciò che si è sporcato a casa. 14. Aiutare gli altri a superare gli ostacoli. 15. Telefonare o visitare di più i vostri genitori. Il miglior digiuno: - Digiuno di parole negative e dire parole gentili. - Digiuno di malcontento e riempirsi di gratitudine. - Digiuno di rabbia e riempirsi con mitezza e pazienza. - Digiuno di pessimismo e riempirsi di speranza e ottimismo. - Digiuno di preoccupazioni e riempirsi di fiducia in Dio. - Digiuno di denunce e riempirsi con le cose semplici della vita. - Digiuno di tensioni e riempirsi con preghiere. - Digiuno di amarezza e tristezza e riempire il cuore di gioia. - Digiuno di egoismo e riempirsi con compassione per gli altri. - Digiuno di mancanza di perdono e riempirsi di riconciliazione. - Digiuno di parole e riempirsi di silenzio per ascoltare gli altri. ...di OLIO DEGLI INFERMI Il giovedì santo nella Messa Crismale il Vescovo ha benedetto gli olii santi per l'amministrazione dei sacramenti. L'olio degli infermi è per ungere gli ammalati, per indicare il sostegno che Cristo dona loro nell'infermità. E' da sfatare l'errore che ancora fanno molti nel pensare che il prete vada chiamato quando ormai non c'è più nulla da fare. Comunicate senza esitazioni al parroco quando avete in casa un familiare oppure un vicino di casa in preoccupanti condizioni di salute o in ospedale. ...di OLIO DEL CRISMA Il Vescovo ha benedetto il sacro crisma col quale vengono unti i nuovi battezzati, i cresimati, i nuovi preti e vescovi, le nuove chiese e altari per la loro dedicazione per indicare l'appartenenza a Cristo. ...delle CELEBRAZIONI COMUNITARIE DEI BATTESIMI Il sacramento del Battesimo è festa di una comunità intera che gioisce per la nascita di nuovi figli alla Fede cristiana. E' la festa della famiglia dei credenti, la Chiesa. Tutti sono invitati a gioire e partecipare, non solo i parenti o amici dei battezzandi. Succede invece solitamente che ai funerali si vada in massa e ai Battesimi no. Perchè? La fede non è certo un accessorio alla vita "normale" che inizia e finisce. E' come se fossimo più interessati alla morte che alla vita! Occorre richiamare all'attenzione di tutti che il Battesimo è l'unico Sacramento (azione di Dio attraverso la Chiesa in noi) indispensabile per la vita eterna! Non è una questione privata e personale bensì il grande dono di Gesù per tutti che ci fa familiari di Dio. Rendiamo grazie a Dio. Il Battesimo, ingresso alla vita e al regno, è il primo sacramento della nuova legge. Cristo lo ha proposto a tutti perché abbiano la vita eterna, e lo ha affidato alla sua Chiesa insieme con il Vangelo, dicendo agli apostoli: «Andate e annunciate il Vangelo a tutti i popoli e battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Perciò il Battesimo è anzitutto il sacramento di quella fede, con la quale gli uomini, illuminati dalla grazia dello Spirito Santo, rispondono al Vangelo di Cristo. La Chiesa considera quindi come sua prima missione suscitare e risvegliare in tutti una fede autentica e operosa; per questa fede tutti — catecumeni, genitori dei bambini da battezzare e padrini — aderendo a Cristo potranno entrare nella nuova alleanza o riaffermare la loro appartenenza ad essa. DATE BATTESIMALI Le date delle celebrazioni dei Battesimi sono state fissate in 4 date annuali secondo alcune date liturgiche significative proposte per eccellenza per celebrare i misteri della vita di Cristo e dei cristiani: Battesimo del Signore sempre la 2°Domenica dopo Natale, la Veglia Pasquale nella sera del Sabato Santo, la Domenica di Pentecoste, la Madonna del Rosario in Ottobre. Si invitano le famiglie che desiderano battezzare i loro figli a contattare per tempo il parroco per poter iniziare il percorso di incontri preparatori almeno 40 giorni prima. DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA 1213 Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d'ingresso alla vita nello Spirito, e la porta che apre l'accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione. Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l'acqua e la parola. 1214 Lo si chiama Battesimo dal rito centrale con il quale è compiuto: battezzare in greco significa " tuffare ", " immergere "; l'" immersione " nell'acqua è simbolo del seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo, dalla quale risorge con lui, quale " nuova creatura " (2 Cor 5,17; Gal 6,15). 1215 Questo sacramento è anche chiamato il " lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo " (Tt 3,5), poiché significa e realizza quella nascita dall'acqua e dallo Spirito senza la quale nessuno " può entrare nel regno di Dio " (Gv 3,5). 1216 " Questo lavacro è chiamato illuminazione, perché coloro che ricevono questo insegnamento [catechistico] vengono illuminati nella mente ". Poiché nel Battesimo ha ricevuto il Verbo, " la luce vera che illumina ogni uomo " (Gv 1,9), il battezzato, dopo essere stato " illuminato ", è divenuto " figlio della luce " e " luce " egli stesso (Ef 5,8): II Battesimo " è il più bello e magnifico dei doni di Dio. [...] Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d'immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. Dono, poiché è dato a coloro che non portano nulla; grazia, perché viene elargito anche ai colpevoli; Battesimo, perché il peccato viene seppellito nell'acqua; unzione, perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti); illuminazione, perché è luce sfolgorante; veste, perché copre la nostra vergogna; lavacro, perché ci lava; sigillo, perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio ". 1218 Fin dalle origini del mondo l'acqua, questa umile e meravigliosa creatura, è la fonte della vita e della fecondità. La Sacra Scrittura la vede come " covata " dallo Spirito di Dio:12 " Fin dalle origini il tuo Spirito si librava sulle acque perché contenessero in germe la forza di santificare ". 1277 Il Battesimo costituisce la nascita alla vita nuova in Cristo. Secondo la volontà del Signore esso è necessario per la salvezza, come la Chiesa stessa, nella quale il Battesimo introduce. 1278 Il rito essenziale del Battesimo consiste nell'immergere nell'acqua il candidato o nel versargli dell'acqua sul capo, mentre si pronuncia l'invocazione della Santissima Trinità, ossia del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 1279 Il frutto del Battesimo o grazia battesimale è una realtà ricca che comporta: la remissione del peccato originale e di tutti i peccati personali; la nascita alla vita nuova mediante la quale l'uomo diventa figlio adottivo del Padre, membro di Cristo, tempio dello Spirito Santo. Per ciò stesso il battezzato è incorporato alla Chiesa, corpo di Cristo, e reso partecipe del sacerdozio di Cristo. 1280 Il Battesimo imprime nell'anima un segno spirituale indelebile, il carattere, il quale consacra il battezzato al culto della religione cristiana. A motivo del carattere che imprime, il Battesimo non può essere ripetuto. 1281 Coloro che subiscono la morte a causa della fede, i catecumeni e tutti gli uomini che, sotto l'impulso della grazia, senza conoscere la Chiesa, cercano sinceramente Dio e si sforzano di compiere la sua volontà, possono essere salvati anche se non hanno ricevuto il Battesimo. 1282 Fin dai tempi più antichi, il Battesimo viene amministrato ai bambini, essendo una grazia e un dono di Dio che non presuppongono meriti umani; i bambini sono battezzati nella fede della Chiesa. L'ingresso nella vita cristiana introduce nella vera libertà. 1283 Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la liturgia della Chiesa ci invita a confidare nella misericordia di Dio, e a pregare per la loro salvezza. 1284 In caso di necessità, chiunque può battezzare, a condizione che intenda fare ciò che fa la Chiesa, e che versi dell'acqua sul capo del candidato dicendo: «Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». ...della MORTE E DINTORNI, ALCUNE INDICAZIONI PER TUTTI I PARROCCHIANI Una premessa Scrivo queste considerazioni dopo più di un decennio di esperienza "sul campo". Non per giudicare chi ha fatto diversamente. Solo per suggerire, dopo aver condiviso con altri preti, alcune indicazioni che potrebbero essere utili per vivere cristianamente ed affrontare esperienze di lutto, ad ogni età. Quando l'età o ragioni di salute possono far temere per la vita di una persona è cosa molto buona chiamare il prete perché amministri il Sacramento dell'Unzione degli infermi per donare la Grazia dell'Amore di Dio a coloro che soffrono. Quando una persona è ancora lucida può prepararsi in modo conveniente all'incontro definitivo e più importante della sua vita. Quando una persona muore la famiglia chiami subito il prete e si accordi per le celebrazioni delle esequie. Le onoranze funebri non fanno "servizio completo alla morte" ma svolgono un lavoro loro proprio e pertanto non sono incaricate di chiamare il prete. Clicca per approfondire ...di FUNERALE Alcune riflessioni dopo qualche funerale... senza offesa per nessuno! - Il servizio funebre non è il "gestore della morte". Spetta ai familiari chiamare il prete quando c'è un defunto. Vorrei suggerire di chiamare il prete quando una persona è gravemente malata. Senza aspettare quando ormai è freddo per suonare le campane... L'unzione degli infermi è sacramento da dare ai vivi perché siano sostenuti dallo Spirito santo nella sofferenza. Il Viatico è l'Eucaristia da dare come appunto pane per il viaggio verso la Vita Eterna! - Sarebbe bello fossero i familiari ad animare la preghiera della veglia e il rito delle esequie. Cioè recitare il Rosario e leggere in chiesa. Ovviamente per pregare e leggere bene anche se comprensibilmente emozionati in quei momenti bisogna essere già abituati a farlo in condizioni normali. - È opportuno confessarsi quando c'è un lutto non solo per fare due parole per elaborare il lutto (ci sono gli psicologi per questo) ma per far entrare la Grazia di Dio che fa risorgere e getta una luce sul mistero della morte. - Stiamo andando verso la realizzazione col Comune di una sala del commiato a norma. Per ora lo spazio dove oggi si accolgono le salme dei defunti è luogo dove accogliere chi viene in visita e pertanto bisogna starci e tenere aperto tutto il giorno anche se certo può risultare faticoso. Non è un locale "rimessa" per non tenersi il defunto in casa. - La chiesa pur preferendo l'inumazione (cioè sepoltura del corpo) ammette la cremazione per diversi motivi ma ci ricorda che tutto il nostro corpo è chiamato a risorgere in Cristo. Anche in caso di cremazione le ceneri secondo la Chiesa vanno accolte e sepolte in cimitero. È contrario al pensiero cristiano sulla morte e sulla risurrezione e deleterio psicologicamente tenere le ceneri in casa. - La morte non è una questione privata o di classi di merito. Totò diceva è la "livella". Cerchiamo in comunità di fare tutti i funerali bene celebrati dignitosamente. Ovviamente non avendo organisti e cantori a libro paga sono tutti volontari. Un tempo ai chierichetti davo sempre la mancia, oggi non li trovo neanche a pagarli! Un tempo c'erano corone di fiori sui carri funebri, oggi nemmeno le pensionate che sistemano i fiori in chiesa ricevono un grazie. Non farebbe dispiacere anche ai sacristi e organisti un pensiero di riconoscenza. - Le pompe funebri fanno il loro lavoro e hanno le loro tariffe mentre la parrocchia non ne ha. - Sarebbe bello far preparare l'immagine ricordo con una frase di Parola di Dio e non solo frasi edulcoranti. Indicare la data di morte e far celebrare Messe di suffragio per il 7° e 30 °giorno o l'anno. ...della MESSA FESTIVA DEL SABATO SERA Nell'occasione di questo anno della fede è opportuno richiamare l'attenzione dei parrocchiani sull'importanza del giorno del Signore. La Messa festiva del sabato sera venne istituita nel 1953 per venire incontro a coloro che per motivi di lavoro non potevano celebrare il giorno del Signore la Domenica mattina. Questo non significa giocare d'anticipo sulla centralità della Domenica; giorno del Signore, giorno della Risurrezione, giorno della famiglia cristiana che celebra l'Eucaristia e vive nella fede nell'attesa della Domenica senza tramonto. Negli anni si è diffusa in molti, anche in buona fede la pratica di andare a messa il sabato sera riducendo il giorno del Signore Risorto al giorno in cui fare ciò che non si riesce a fare in settimana, snaturando l'intenzione originaria. Ripensiamoci e non mercanteggiamo con la nostra fede che necessità di tempi e spazi per il bene della nostra anima capace di accogliere lo Spirito del Signore; unica realtà che rimarrà dopo tutti i week end di questa vita terrena... ...delle INTENZIONI DELLE SANTE MESSE I fedeli che vogliono far celebrare sante messe per le loro intenzioni si rivolgano al Sig.Luigi Falcetti nell’orario stabilito: il lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 nell’atrio della casa parrocchiale di Berbenno. Tiene lui l’agenda per fare ogni settimana il calendario ordinato delle intenzioni. L’offerta per far celebrare una S.Messa e applicare una intenzione particolare (o il nome di un vivo o di un defunto) è stabilita dal vescovo diocesano in €12 e serve come contributo dei parrocchiani al sostentamento del prete. Le offerte in eccedenza vengono utilizzate per le spese ordinarie e straordinarie della parrocchia. Luigi comunica gentilmente che riceve sempre le offerte che gli danno anche fuori orario d’ufficio ma non riceve o tiene con sé soldi da dare per i resti. In ufficio si trova una cassetta dove mettere le offerte oppure portare in chiesa l’offerta in busta chiusa con scritto “INTENZIONI SANTE MESSE”. Oppure consegnarle direttamente ai sacerdoti. La nostra diocesi ha stabilito ogni settimana sia possibile cumulare per ogni parrocchia solo due volte le intenzioni per le messe. Siccome abbiamo nella nostra comunità pastorale 3 parrocchie e altrettante più chiese in cui si celebra, stabiliamo di poter cumulare le intenzioni in un massimo di due distinte ogni giorno. Quando si richiede una messa si dia un solo nome o il solo cognome della famiglia, non è necessario nominare specificando tutti i componenti. Il Signore ci conosce per nome da sempre…Grazie!! La Domenica alle 10.30 la Messa di Berbenno per la comunità pastorale di Berbenno, Monastero e Pedemonte è sempre applicata per tutti i vivi e i defunti senza nominare nessuno in particolare. E' molto bello che nelle nostre comunità tanta gente desideri far celebrare l'Eucaristia in suffragio dei defunti. E' possibile anche affidare le proprie intenzioni a quei sacerdoti che per motivi di ministero non hanno regolarmente intenzioni o non sono legati a comunità cristiane, come ad esempio i missionari o i teologi dei seminari. ...dell’INDULGENZA DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA 1475 Nella comunione dei santi "tra i fedeli, che già hanno raggiunto la patria celeste o che stanno espiando le loro colpe nel Purgatorio, o che ancora sono pellegrini sulla terra, esiste certamente un vincolo perenne di carità ed un abbondante scambio di tutti i beni" [beato Paolo VI, Cost. ap. Indulgentiarum doctrina, 5]. In questo ammirabile scambio, la santità dell'uno giova agli altri, ben al di là del danno che il peccato dell'uno ha potuto causare agli altri. In tal modo, il ricorso alla comunione dei santi permette al peccatore contrito di essere in più breve tempo e più efficacemente purificato dalle pene del peccato. 1478 L'indulgenza si ottiene mediante la Chiesa che, in virtù del potere di legare e di sciogliere accordatole da Gesù Cristo, interviene a favore di un cristiano e gli dischiude il tesoro dei meriti di Cristo e dei santi perché ottenga dal Padre delle misericordie la remissione delle pene temporali dovute per i suoi peccati. Così la Chiesa non vuole soltanto venire in aiuto a questo cristiano, ma anche spingerlo a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità. 1479 Poiché i fedeli defunti in via di purificazione sono anch'essi membri della medesima comunione dei santi, noi possiamo aiutarli, tra l'altro, ottenendo per loro delle indulgenze, in modo tale che siano sgravati dalle pene temporali dovute per i loro peccati. ...di MADONNA ADDOLORATA Da tempo ho pensato alla grande risorsa spirituale costituita in ogni comunità cristiana da tante donne che vivono attivamente nella Chiesa in uno stato di vedovanza. Risorsa perché sul modello di Maria che sulla croce vede il Figlio donarsi per amore viene chiesto a lei di donare in un modo nuovo e più grande la sua maternità. Pertanto invito tante donne anzitutto vedove, ma non solo, a costituirsi in gruppo come una volta esistevano le consorelle per svolgere un ministero specifico nella nostra comunità pastorale. Un servizio di prossimità, di preghiera e di carità a quanti vivono il lutto. Ad esempio andando a pregare in quelle famiglie dove muore un congiunto ed offrire un conforto e una vicinanza cristiana. Sostenendo e stando vicino alle persone da poco diventate vedove o orfane che sentono maggiormente la tristezza del distacco e il peso della solitudine. Poi c'è un grosso ambito di servizio accanto agli anziani o malati che non possono uscire facilmente dalle loro case o si trovano nelle case di riposo o ospedali. Venendo a conoscenza di persone che vivono una sofferenza possono essere di valido aiuto al parroco per portare i sacramenti a chi ne ha più bisogno. ...di MARIA IMMACOLATA E LA CHIESA - Lumen Gentium 53 Maria vergine, la quale all'annunzio dell'angelo accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio e portò la vita al mondo, è riconosciuta e onorata come vera madre di Dio e Redentore. Immacolata significa redenta in modo eminente in vista dei meriti del Figlio suo e a lui unita da uno stretto e indissolubile vincolo. Maria è insignita del sommo ufficio e dignità di madre del Figlio di Dio, ed è perciò figlia prediletta del Padre e tempio dello Spirito Santo; per il quale dono di grazia eccezionale precede di gran lunga tutte le altre creature, celesti e terrestri. Insieme però, quale discendente di Adamo, è congiunta con tutti gli uomini bisognosi di salvezza; anzi, è "veramente madre delle membra (di Cristo)... perché cooperò con la carità alla nascita dei fedeli della Chiesa, i quali di quel capo sono le membra". Per questo è anche riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro della Chiesa, figura ed eccellentissimo modello per essa nella fede e nella carità; e la Chiesa cattolica, istruita dallo Spirito Santo, con affetto di pietà filiale la venera come madre amatissima. ...di CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Il suo scopo è quello di esprimere concretamente la natura comunionale della Chiesa, e di permettere quindi la partecipazione dei fedeli, che attraverso il proprio sacerdozio battesimale partecipano allo svolgimento e alla programmazione della vita pastorale della Chiesa. 1Pietro 4,10-11 10 - Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio. 11 - Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l'energia ricevuta da Dio, perché in tutto venga glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartiene la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen! Per le nostre comunità di Berbenno, Monastero e Pedemonte a loro volta comprendenti varie frazioni il cammino di comunità pastorale ha una particolare importanza e non va' dimenticato o sottovalutato. Il Battesimo ci ha chiamati a essere chiesa dentro uno stile di famiglia, con differenze e peculiarità ma senza schieramenti o fazioni contrapposte. Lo stile deve essere quello del gareggiare nello stimarsi a vicenda e stimolarsi a rendere sempre più visibile il vangelo dentro la nostra comunità. Chi pertanto volesse far presente qualcosa per il bene della comunità parli per tempo ai consiglieri che a loro volta riporteranno in assemblea per tutti gli altri. ...del SENSO DELL'ANNO LITURGICO L'anno liturgico è l'anno della Chiesa, ed è la celebrazione della vita di Gesù distribuita nell'arco di un intero anno. La santa madre Chiesa considera suo dovere celebrare l'opera salvifica del suo sposo divino mediante una commemorazione sacra, in giorni determinati nel corso dell'anno. Ogni settimana, nel giorno a cui ha dato il nome di domenica, fa memoria della risurrezione del Signore, che essa celebra anche una volta all'anno, unitamente alla sua beata passione, con la grande solennità di Pasqua. Nel corso dell'anno poi, distribuisce tutto il mistero di Cristo dall'Incarnazione e dalla Natività fino all'Ascensione, al giorno di Pentecoste e all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore. Ricordando in tal modo i misteri della redenzione, essa apre ai fedeli le ricchezze delle azioni salvifiche e dei meriti del suo Signore, le rende come presenti a tutti i tempi e permette ai fedeli di venirne a contatto e di essere ripieni della grazia della salvezza. (Sacrosanctum Concilium n.102).
PENSIERI EUCARISTICI
Se la gente conoscesse il valore dell'Eucaristia, l'accesso alle chiese dovrebbe essere regolato dalla forza pubblica. (Santa Teresa di Lisieux) Quando stai bene, la Messa l'ascolti; quando stai male e non vi puoi assistere, la Messa la dici. (San Pio da Pietrelcina) Quando il Signore, per mezzo della santa Comunione, ha preso possesso anche una sola volta di un cuore, vi lascia un ricordo indelebile e le tracce del suo passaggio. È una terra conquistata da Gesù, dove Gesù ha regnato, sia pure per pochi giorni. (San Pier Giuliano Eymard) Nessun mistero di fede suscita l'unità quanto l'Eucaristia. L'Eucaristia "fa" l'unità: è per essa infatti che avviene l'unità degli uomini con Dio e degli uomini tra loro. (Chiara Lubich) Che cos'è il pane consacrato? Corpo di Cristo. E che cosa diventano coloro che si comunicano? Corpo di Cristo. Non molti corpi: un Corpo solo, quello di Cristo. (San Giovanni Crisostomo)

COME OTTENERE

L'INDULGENZA PLENARIA PER

I DEFUNTI

Durante l'ottavario dei defunti è possibile ottenere grazie celesti per i propri cari defunti. Occorre da parte nostra: - la Confessione sacramentale e il proposito di distacco dal peccato anche solo veniale; - la Comunione Eucaristica partecipando alla Messa; - la visita al Cimitero; - la Recita del Credo; - la preghiera secondo le intenzioni del Papa e per la chiesa pellegrina in cammino verso il cielo. Clicca per approfondire

A MESSA

A Messa dopo la consacrazione al Mistero della Fede proclamato dal celebrante si risponde: "Annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione nell'attesa della tua venuta". E si aggiunge: "Vieni Signore Gesù".

CONFESSIONALI APERTI

E' parso opportuno fissare un appuntamento fisso settimanale per il Sacramento della Riconciliazione il sabato mattina dalle 9.30 alle 11.00 fermo restando la disponibilità di ogni sacerdote previa richiesta a far riscoprire la misericordia del Signore a quanti la invocano. Anche in tempo opportuno prima di messa ci si può confessare. Non tralascino questo sacramento quanti, a maggior ragione, devono celebrare un appuntamento importante nella loro vita spirituale: per esempio celebrazioni di Sacramenti (fare il padrino per un battesimo, ecc.) festeggiare l'anniversario del proprio matrimonio o quando ci si trova a vivere un lutto in famiglia. Diceva S.Paolo: "Tutto posso in Colui che mi dà la forza". Fil.4,13
SENSIBILIZZAZIONE SOSTENTAMENTO DEL CLERO Vedi come sostenere i 36.000 preti diocesani, i 600 all'estero e i 3.000 anziani ricoverati. COME DONARE La donazione per i sacerdoti è deducibile dal proprio reddito annuale se effettuata a favore dell'Icsc (istituto centrale sostentamento clero) con causale "erogazione liberale art. 46 L.222/85" attraverso: conto corrente postale, carta di credito, bonifico bancario, versamento presso l'istituto diocesano sostentamento clero della tua diocesi. www.insiemeaisacerdoti.it Leggi per approfondire

Antoine de Saint-Exupéry

Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito.

Fëdor Dostoevskij

Dicono che l'umiltà possieda un terribile potere!

Bellezza

Bellezza senza bontà è casa senza uscio, nave senza vento, fontana senz'acqua.
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PROPOSTA CONTROCORRENTE Metti in tasca un Rosario e Maria ti porti nel cammino incontro a Gesù.
RIFLETTIAMO

E' Domenica per tutti o solo per qualcuno?

Capita non di rado di incontrare persone rattristate a causa delle condizioni di lavoro che richiedono il turno domenicale. Escluso ambiti come quello sanitario, mi sento in dovere di richiamare a tutti i parrocchiani il valore del comandamento di santificare le feste. L'uso di andare a fare la spesa o girare per negozi di domenica, per molti è divenuto abituale ma mantiene un sistema di società destrutturante per la famiglia e la persona umana. Forse non ci pensiamo, ma per i lavoratori coinvolti in questa catena, non risulta facilmente possibile né formare, né stare almeno il giorno della festa settimanale con la propria famiglia e i figli e risulta a volte impossibile partecipare alla vita comunitaria e quindi anche alla Messa nel giorno del Signore. Pertanto andare a fare la spesa di domenica danneggia il prossimo ed è un male morale contro la persona e la famiglia. La confessione è necessaria e la penitenza è la volontà di riordinare i propri ritmi settimanali tenendo conto dell'amore di Dio e dell'amore del prossimo.
CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DEL BATTESIMO DAL RITO DEL BATTESIMO "Cari genitori, padrino e madrina, il bambino che voi presentate sta per ricevere il Battesimo. Nel suo amore Dio gli darà una vita nuova e rinascerà dall'acqua e dallo Spirito Santo. A voi il compito di educarlo nella fede, perché la vita divina che riceve in dono sia preservata dal peccato e cresca di giorno in giorno. Se dunque, in forza della vostra fede, siete pronti ad assumervi questo impegno, memori delle promesse del vostro Battesimo, rinunciate al peccato, e fate la vostra professione di fede in Cristo Gesù: è la fede della Chiesa nella quale il vostro figlio viene battezzato." Per ogni comunità cristiana è un dovere e una gioia ritrovare l'unità attorno ai vivi e non solo attorno ai defunti.
IL DONO DEL BATTESIMO "Credete nella vostra grazia!" Così scriveva padre Maria Eugenio. Ogni battezzato riceve un dono unico e personale al momento del battesimo. Questo dono divino, questo regalo, da parte di Dio ci fa partecipare alla sua vita e ci permette di camminare verso di Lui. Filiale, la grazia ricevuta ci permette di vivere una relazione personale con nostro Padre che è nei Cieli. "Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo Figli di Dio" [Romani 8, 16] Il battesimo non è semplicemente un gesto fatto in un passato più o meno lontano. Il dono ricevuto in quel giorno porta a nuovi e costanti sviluppi. Come il grano di senape porta già in sé tutta la pianta, la grazia donata da Dio porta già in sé una chiamata. Quando si prende coscienza della sua grazia, della luce che porta, della direzione che dona e delle esperienze che rende possibili, si ha un'ancora per la propria vita. La nostra vocazione di battezzati non è esterna a noi stessi ma, al contrario, è una "direzione", una "luce", una "speranza" che portiamo dentro di noi. Sta a noi cercarla e rispondere.
LETTORI A MESSA ALCUNI ACCORGIMENTI PER CELEBRARE BENE Si richiama l'attenzione sull'importanza di arrivare in chiesa e dare disponibilità per leggere le letture. Bisogna che ci si organizzi tra i presenti e non aspettare sempre i "soliti". Il lettore deve almeno prima della messa leggere il testo, sapere quello che legge perché attraverso la sua voce presta la voce a Dio. Non sono accettabili le improvvisazioni per rispetto a Dio e all'assemblea. Proclamare la Parola davanti ad altri non è la stessa cosa di leggere da soli a mente. Entrano in gioco molti fattori senza rendercene conto, forse non tutti se la sentono. Si curi di far uscire le parole ben scandite perché il microfono amplifica anche gli errori ma non inventa nulla se non si apre bene la bocca. Si sale al termine dell'orazione di colletta facendo un semplice inchino con il capo all'altare, ci si avvicina all'ambone, si sistema il microfono ad altezza bocca e si inizia leggendo lentamente da che libro è tratto il testo. NON SI DICE: NE' PRIMA LETTURA, NE' SALMO RESPONSORIALE NE' SECONDA LETTURA. Al termine di una lettura, dopo un respiro, si acclama: PAROLA DI DIO! e si torna al posto.
INTENZIONI DELLE MESSE IN CALO E' da qualche tempo che noto un rarefarsi delle intenzioni per le celebrazioni delle S.Messe. Un tempo c'era la fila per "prenotare" una santa Messa e chiedere così di celebrare l'Eucaristia con un ricordo particolare per un 'intenzione, spesso un familiare defunto. Voglio precisare che far celebrare una Messa è sempre chiedere di attingere al grande mistero della Pasqua di Cristo per ricevere la grazia di Dio necessaria per la propria vita cristiana. Questa situazione attuale mi fa pensare che ci si sia disorientati un po' e non si colga più il proprio rapporto quotidiano con il Signore Gesù che è in mezzo a noi tutti i giorni sino alla fine del mondo. Cristo è compagno di viaggio e il Maestro, anche quando finirà la scuola! Perdere di vista il vangelo, la chiesa e i Sacramenti non mi sembra un buon affare, anzi un serio pericolo. Da che sono prete vedo in maggioranza degli anziani chiedere di celebrare messe per i loro cari. Facciamoci delle domande. Siamo invitati dalla Chiesa nel mistero della Comunione dei Santi a pregare la Misericordia del Padre per i vivi e per i defunti come vorremmo si pregasse per noi. Anche il Papa conclude i suoi messaggi sempre chiedendo preghiere per Lui. Forse che noi non ne abbiamo bisogno? Nell'Eucaristia, nella messa celebrata, si può ricordare un vivo o un defunto o affidare un'intenzione speciale e far pregare la comunità cristiana perché Dio ascolti e se ne prenda pensiero… Gesù stesso ha detto che se due o tre si accorderanno per chiedere qualcosa nel suo nome Lui la concederà. La preghiera dei fedeli è caratteristica dei battezzati unti con il Crisma, consacrati come popolo sacerdotale, cioè capace di innalzare preghiera a Dio che ascolta. E' cosa buona e segno di maturità cristiana pregare sempre e non solo ovviamente quando si ha bisogno.
SACRAMENTO DELLA PENITENZA SACRAMENTO DEL PERDONO Tutti i giorni mezz'ora prima della messa si può richiedere al celebrante di confessarsi. E' bene celebrare questo Sacramento con frequenza per attingere forza dalla Misericordia del Signore per il proprio cammino di vita cristiana. Sapete anche i preti, Vescovi e Papa si confessano con frequenza! I Sacramenti sono dono sgorgato dal cuore trafitto di Cristo. I primi a beneficiarne sono tutti i battezzati e quanti riceveranno il Sacramento della rigenerazione nel Confessionale. E' festa di chiesa e non di un gruppo ristretto di persone. Come viene chiamato questo sacramento? È chiamato sacramento della Conversione poiché realizza sacramentalmente l'appello di Gesù alla conversione, il cammino di ritorno al Padre da cui ci si è allontanati con il peccato. È chiamato sacramento della Penitenza poiché consacra un cammino personale ed ecclesiale di conversione, di pentimento e di soddisfazione del cristiano peccatore. È chiamato sacramento della Confessione poiché l'accusa, la confessione dei peccati davanti al sacerdote è un elemento essenziale di questo sacramento. In un senso profondo esso è anche una "confessione", riconoscimento e lode della santità di Dio e della sua misericordia verso l'uomo peccatore. È chiamato sacramento del Perdono poiché, attraverso l'assoluzione sacramentale del sacerdote, Dio accorda al penitente "il perdono e la pace". È chiamato sacramento della Riconciliazione perché dona al peccatore l'amore di Dio che riconcilia: "Lasciatevi riconciliare con Dio" (2 Cor 5,20). Colui che vive dell'amore misericordioso di Dio è pronto a rispondere all'invito del Signore: "Va' prima a riconciliarti con il tuo fratello" (Mt 5,24). (DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA)
PROGETTO DI ADOZIONE BAMBINE CON LE FIGLIE DI S.MARIA DELLA PROVVIDENZA CONGO - KINSHASA "...ma la natura non ha frontiere" dice un canto; anche il cuore dei nostri bambini non ha frontiere, hanno capito che "tutto il mondo è Patria nostra" come diceva San Luigi Guanella. I bambini della scuola elementare con i risparmi del periodo di Avvento e le rinunce di tanti regali per il loro compleanno, hanno "racimolato" pensate... €750. Ora li vogliono far volare in AFRICA PER ADOTTARE A DISTANZA 2 BAMBINE. La PROVVIDENZA DI DIO si manifesta anche attraverso i bambini se aiutati ed educati a questo. GRAZIE BAMBINI DELLA VOSTRA GENEROSITA' CHE ILLUMINA IL MONDO E DA GIOIA. Suor Mariuccia
15 AGOSTO MARIA ASSUNTA IN CIELO MARIA, MADRE DI CRISTO, MADRE DELLA CHIESA DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA I. La maternità di Maria verso la Chiesa Interamente unita al Figlio suo anche nella sua assunzione... 966 "Infine, l'immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell'universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte". (529) L'assunzione della santa Vergine è una singolare partecipazione alla risurrezione del suo Figlio e un'anticipazione della risurrezione degli altri cristiani: "Nella tua maternità hai conservato la verginità, nella tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; hai raggiunto la sorgente della Vita, tu che hai concepito il Dio vivente e che con le tue preghiere libererai le nostre anime dalla morte". (530) ...Ella è nostra Madre nell'ordine della grazia 967 Per la sua piena adesione alla volontà del Padre, all'opera redentrice del suo Figlio, ad ogni mozione dello Spirito Santo, la Vergine Maria è il modello della fede e della carità per la Chiesa. "Per questo è riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro della Chiesa" (531) "ed è la figura (typus) della Chiesa". (532) 968 Ma il suo ruolo in rapporto alla Chiesa e a tutta l'umanità va ancora più lontano. "Ella ha cooperato in modo tutto speciale all'opera del Salvatore, con l'obbedienza, la fede, la speranza e l'ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime. Per questo è stata per noi la Madre nell'ordine della grazia". (533) 969 "Questa maternità di Maria nell'economia della grazia perdura senza soste dal momento del consenso prestato nella fede al tempo dell'annunciazione, e mantenuto senza esitazioni sotto la croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti, assunta in cielo ella non ha deposto questa missione di salvezza, ma con la sua molteplice intercessione continua ad ottenerci i doni della salvezza eterna. [...] Per questo la beata Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice". (534) 970 "La funzione materna di Maria verso gli uomini in nessun modo oscura o diminuisce [...] l'unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l'efficacia. Infatti ogni salutare influsso della beata Vergine [...] sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, si fonda sulla mediazione di lui, da essa assolutamente dipende e attinge tutta la sua efficacia". (535) "Nessuna creatura infatti può mai essere paragonata col Verbo incarnato e redentore; ma come il sacerdozio di Cristo è in vari modi partecipato dai sacri ministri e dal popolo fedele, e come l'unica bontà di Dio è realmente diffusa in vari modi nelle creature, così anche l'unica mediazione del Redentore non esclude, ma suscita nelle creature una varia cooperazione partecipata dall'unica fonte". (536) III. Maria - Icona escatologica della Chiesa 972 Dopo aver parlato della Chiesa, della sua origine, della sua missione e del suo destino, non sapremmo concludere meglio che volgendo lo sguardo verso Maria per contemplare in lei ciò che la Chiesa è nel suo mistero, nel suo "pellegrinaggio della fede", e quello che sarà nella patria al termine del suo cammino, dove l'attende, nella "gloria della Santissima e indivisibile Trinità", "nella comunione di tutti i santi" (541) colei che la Chiesa venera come la Madre del suo Signore e come sua propria Madre: "La Madre di Gesù, come in cielo, glorificata ormai nel corpo e nell'anima, è l'immagine e la primizia della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell'età futura, così sulla terra brilla come un segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino".
I MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE Sono dei nostri parrocchiani che hanno seguito il percorso di preparazione diocesano per aiutare le comunità a distribuire l'Eucaristia nelle celebrazioni e fuori delle celebrazioni in particolare modo nella visita agli anziani. Segnalati dal parroco possono esercitare nella propria parrocchia questo servizio a favore degli ammalati soprattutto portando nelle case il Sacramento dell'Eucaristia. Li ringraziamo a nome di tutti per la loro disponibilità e attenzione verso quanti soffrono nel corpo a motivo della salute e nello spirito spesso nel non poter partecipare regolarmente alle celebrazioni. Chi avesse anziani in casa o fosse a conoscenza di ammalati non ancora visitati in casa o in ospedale può comunicarlo in segreteria o a un prete che dopo una sua visita potrà chiedere a uno di questi ministri straordinari di visitare con più frequenza quella persona.
NATALE CON LE CITAZIONI "E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri". (Madre Teresa di Calcutta) "Il vero messaggio del Natale è che noi tutti non siamo mai soli". (Taylor Caldwell) "Per fare un albero di Natale ci vogliono tre cose: gli ornamenti, l'albero e la fede nel futuro". (Proverbio armeno) "Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale. Al tuo nemico, perdono. Al tuo avversario, tolleranza. A un amico, il tuo cuore. A un cliente, il servizio. A tutti, la carità. A ogni bambino, un buon esempio. A te stesso, rispetto". (Oren Arnold) "Quand'ero bambino, erano la luce dell'albero di Natale, la musica della messa di mezzanotte, la dolcezza dei sorrisi a far risplendere il regalo di Natale che ricevevo". (Antoine de Saint-Exupèry) "Dio non ci dà mai un dono che non siamo capaci di ricevere. Se lui ci dà un regalo di Natale, è perché abbiamo la capacità di capire e di riceverlo". (Papa Francesco)
POSTER FRANCESE Testo di un poster trovato in una chiesa in Francia (tradotto in lingua italiana): "Quando entrate in questa chiesa può essere che sentiate la 'chiamata di Dio'. Tuttavia è improbabile che vi chiami al cellulare. Vi siamo grati se spegnete i telefonini. Se volete parlare con Dio entrate, trovate un posto tranquillo e parlategli. Se invece volete vederlo, inviategli un messaggio col telefonino mentre state guidando"
non vale solo per Berbenno... Come comportarsi in Chiesa La chiesa è anche tua perché è casa di Dio e quindi dei suoi figli. Comporta dignitosamente nel luogo sacro. Quando entri, spegni, per favore, il cellulare. Fa bene il segno della croce con l'acqua benedetta che ti ricorda il tuo battesimo. Quel Sacramento che ti fece cristiano cioè figlio di Dio. Entrato in chiesa, saluta colui che ti ospita, il tuo Signore; poi vengono la Madonna e i santi. Dove segnalato da una lampada rossa accesa si conserva l'Eucaristia: inginocchiati, per adorare Gesù Cristo presente. Se vi passi davanti, fai la genuflessione, piegando il ginocchio fino a terra. Certi modi di vestire (scollature, calzoncini, minigonne) non sono consone alla casa di Dio. Sii puntuale alle celebrazioni. Non arrivare "last minute" per prepararti e preparare la celebrazione. Non fuggire prima del congedo aspettando la conclusione del canto finale. Nelle celebrazioni occupa, senza preferenze, i posti che trovi liberi. Stare vicini agli altri e in prossimità dell'altare permette di pregare uniti e scambiarsi i gesti liturgici. Nel pregare comune unisci la tua voce normale, senza gridare, ne sottovoce. Non fare la gara di corsa. Vai a tempo con gli altri e il celebrante. É bene portare i piccoli in chiesa per educarli alla preghiera; tuttavia sorvegliarli perchè non disturbino. Insegna a non masticare gomme o caramelle. Evita di mangiare o bere eccetto acqua e medicine almeno un'ora prima della Comunione. Se è indispensabile parlare fallo sottovoce. La casa di Dio deve essere oasi di religioso silenzio, non luogo qualunque o una piazza dove salutarsi o peggio "un mercato". Puoi ricevere l'ostia sulla lingua secondo l'uso tradizionale o sulla mano. Con la mano sinistra stesa sopra la destra e con il palmo delle mani rivolto verso l'altare. Senza guanti e liberi da qualsiasi altro oggetto. Si porta l'ostia alla bocca prendendola con le dita della mano destra. Si torna al posto e si fa comunione col canto per unirsi voci e spirito tutti insieme a Cristo.
FIORE DEL SUFFRAGIO Ha trovato buona risposta l'iniziativa “fiore del suffragio” che consiste nel far celebrare per un anno una volta al mese a data fissa o variabile l'Eucaristia in suffragio di un defunto. Quando si troverà scritto fiore del suffragio nelle intenzioni sarà riferito a quei nomi che si trovano in bacheca fuori chiesa. Per risvegliare il dovere di pregare per i vivi e per i morti (opera di Misericordia spirituale) partecipate all'iniziativa del FIORE DEL SUFFRAGIO. Succede che molti tralascino questo dovere e ci si dimentichi di far celebrare l'Eucaristia per i propri cari dopo la loro morte. Si tratta di fare celebrare per un anno intero una Messa la prima domenica di ogni mese per i propri defunti con tutti i defunti della comunità chiamati a partecipare alla cittadinanza celeste. ISCRIVERSI in segreteria oratorio. L'offerta per 12 messe è di €100. "C'è una comunione spirituale tra vivi e defunti grazie al Sacrificio di Cristo".
Dal Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica CREDO LA COMUNIONE DEI SANTI 195. Che cosa significa ancora l'espressione comunione dei santi? Tale espressione designa anche la comunione tra le persone sante (sancti), e cioè tra quanti per la grazia sono uniti a Cristo morto e risorto. Alcuni sono pellegrini sulla terra; altri, passati da questa vita, stanno purificandosi, aiutati anche dalle nostre preghiere; altri, infine, godono già della gloria di Dio e intercedono per noi. Tutti insieme formano in Cristo una sola famiglia, la Chiesa, a lode e gloria della Trinità. «CREDO LA VITA ETERNA» 207. Che cos'è la vita eterna? La vita eterna è quella che inizierà subito dopo la morte. Essa non avrà fine. Sarà preceduta per ognuno da un giudizio particolare ad opera di Cristo, giudice dei vivi e dei morti, e sarà sancita dal giudizio finale. 208. Che cos'è il giudizio particolare? È il giudizio di retribuzione immediata, che ciascuno, fin dalla sua morte, riceve da Dio nella sua anima immortale, in rapporto alla sua fede e alle sue opere. Tale retribuzione consiste nell'accesso alla beatitudine del cielo, immediatamente o dopo un'adeguata purificazione, oppure alla dannazione eterna nell'inferno. 209. Che cosa s'intende per «cielo»? Per «cielo» s'intende lo stato di felicità suprema e definitiva. Quelli che muoiono nella grazia di Dio e non hanno bisogno di ulteriore purificazione sono riuniti attorno a Gesù e a Maria, agli Angeli e ai Santi. Formano così la Chiesa del cielo, dove essi vedono Dio «a faccia a faccia» (1 Cor 13,12), vivono in comunione d'amore con la Santissima Trinità e intercedono per noi. «PURGATORIO E INFERNO» 210. Che cos'è il purgatorio? Il purgatorio è lo stato di quanti muoiono nell'amicizia di Dio, ma, benché sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di purificazione, per entrare nella beatitudine celeste. 211. Come possiamo aiutare la purificazione delle anime del purgatorio? In virtù della comunione dei santi, i fedeli ancora pellegrini sulla terra possono aiutare le anime del purgatorio offrendo per loro preghiere di suffragio, in particolare il Sacrificio eucaristico, ma anche elemosine, indulgenze e opere di penitenza. 212. In che cosa consiste l'inferno? Consiste nella dannazione eterna di quanti muoiono per libera scelta in peccato mortale. La pena principale dell'inferno sta nella separazione eterna da Dio, nel quale unicamente l'uomo ha la vita e la felicità, per le quali è stato creato e alle quali aspira. Cristo esprime questa realtà con le parole: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno» (Mt 25,41). 213. Come si concilia l'esistenza dell'inferno con l'infinita bontà di Dio? Dio, pur volendo «che tutti abbiano modo di pentirsi» (2 Pt 3,9), tuttavia, avendo creato l'uomo libero e responsabile, rispetta le sue decisioni. Pertanto, è l'uomo stesso che, in piena autonomia, si esclude volontariamente dalla comunione con Dio se, fino al momento della propria morte, persiste nel peccato mortale, rifiutando l'amore misericordioso di Dio. 214. In che cosa consisterà il giudizio finale? Il giudizio finale (universale) consisterà nella sentenza di vita beata o di condanna eterna, che il Signore Gesù, ritornando quale giudice dei vivi e dei morti, emetterà a riguardo «dei giusti e degli ingiusti» (At 24,15), riuniti tutti insieme davanti a lui. A seguito di tale giudizio finale, il corpo risuscitato parteciperà alla retribuzione che l'anima ha avuto nel giudizio particolare. 215. Quando avverrà questo giudizio? Questo giudizio avverrà alla fine del mondo, di cui solo Dio conosce il giorno e l'ora. 216. Che cos'è la speranza dei cieli nuovi e della terra nuova? Dopo il giudizio finale, lo stesso universo, liberato dalla schiavitù della corruzione, parteciperà alla gloria di Cristo con l'inaugurazione dei «nuovi cieli» e di una «terra nuova» (2 Pt 3,13). Sarà così raggiunta la pienezza del Regno di Dio, ossia la realizzazione definitiva del disegno salvifico di Dio di «ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra» (Ef l, l0). Dio allora sarà «tutto in tutti» (1 Cor 15,28), nella vita eterna.
Da Rosarium virginis Mariae di papa Giovanni Paolo II n.36 La "corona" Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la corona. Nella pratica più superficiale, essa finisce per essere spesso un semplice strumento di conteggio per registrare il succedersi delle Ave Maria. Ma essa si presta anche ad esprimere un simbolismo, che può dare ulteriore spessore alla contemplazione. A tal proposito, la prima cosa da notare è come la corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell'orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui, tutto, mediante Lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre. In quanto strumento di conteggio, che scandisce l'avanzare della preghiera, la corona evoca l'incessante cammino della contemplazione e della perfezione cristiana. Il beato Bartolo Longo la vedeva anche come una 'catena' che ci lega a Dio. Catena, sì, ma catena dolce; tale sempre si rivela il rapporto con un Dio che è Padre. Catena 'filiale', che ci pone in sintonia con Maria, la «serva del Signore» (Lc 1, 38), e, in definitiva, con Cristo stesso, che, pur essendo Dio, si fece «servo» per amore nostro (Fil 2, 7). Bello è anche estendere il significato simbolico della corona al nostro rapporto reciproco, ricordando con essa il vincolo di comunione e di fraternità che tutti ci lega in Cristo.
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LE NOVITÁ NELLE RISPOSTE DELLA MESSA CONFESSO L’atto penitenziale ha un’aggiunta “inclusiva”. Così diremo: «Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli E SORELLE...». GLORIA (solo all'Immacolata e a Natale) Il Gloria avrà la nuova formulazione «pace in terra agli uomini, AMATI DAL SIGNORE» che sostituisce gli «uomini di buona volontà». PADRE NOSTRO Che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano rimetti a noi i nostri debiti come ANCHE noi li rimettiamo ai nostri debitori e NON ABBANDONARCI ALLA tentazione, ma liberaci dal male". Promemoria Dopo la consacrazione dell'Eucaristia aggiungiamo Vieni Signore Gesù. Quando il celebrante proclama: Mistero della Fede! Rispondiamo: Annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua Risurrezione, nell'attesa della tua venuta, Vieni Signore Gesù! COME FARE LO SCAMBIO DI PACE A MESSA Siccome durante la Messa non è ancora possibile darsi la mano è opportuno secondo la CEI ritrovare la capacità di guardarsi negli occhi e prendere “contatto visivo” con il proprio vicino, augurando a voce: «La pace sia con te». Può essere un modo sobrio ed efficace per recuperare un gesto rituale che ha un profondo significato di comunione nella celebrazione.
CANONIZZAZIONI 2018 Canonizzazione di Papa Paolo VI, del Vescovo Oscar Arnulfo Romero e del Sacerdote Francesco Spinelli. Leggi chi sono i nuovi Santi
VESCOVO OSCAR Monsignor Oscar Cantoni è alla guida della Diocesi di Como. Approfondimento Cliccando qui è possibile ascoltare l'Omelia tenuta dal vescovo presso il SANTUARIO DIVIN PRIGIONIERO dell'OPERA DON FOLCI a Valle di Colorina (SO) il 29 novembre 2016. Riflessioni e immagini
AMICI DI SAN PATRIGNANO Presso l'oratorio del Sacro Cuore di via Aldo Moro a Sondrio è aperta la sede dell'ASSOCIAZIONE AMICI DI SAN PATRIGNANO con il seguente orario: martedì e venerdì dalle 20.30 alle 22.30. CAMMINO DI EDUCAZIONE ALLA PACE - ESPERIENZE ESTIVE IN MISSIONE CENTRO MISSIONARIO, CARITAS E PASTORALE GIOVANILE invitano i giovani dai 18 ai 30 anni a condividere un cammino di educazione alla pace e alla mondialità, a servizio degli altri! Scopri tutte le proposte di servizio in Italia e all'estero: info@caritascomo.it - Referenti per la Valtellina: don Angelo Mazzucchi (0342- 370231 cremesin@tin.it) e don Augusto Bormolini (0342- 430118 abormolini@tiscali.it). A.C.A.T. Associazione dei Club Alcologici Territoriali che opera sul territorio di Sondrio con vari gruppi a sostegno delle persone e famiglie che soffrono di problemi connessi all'abuso di alcol. Cos’è A.C.A.T.
SACRAMENTO DEL BATTESIMO “Lasciate che i bambini vengano a me”. Con grande gioia tutta la comunità accoglie i bambini e nel Battesimo si assume la responsabilità di generarli alla fede in Gesù. Per le famiglie che intendono fare il percorso per Battezzare i bambini è previsto un incontro personale una sera nella propria casa, un incontro di catechesi con le famiglie degli altri bambini, un incontro per preparare la celebrazione. A PROPOSITO DI DATE BATTESIMALI Le date delle celebrazioni dei Battesimi sono state fissate in 4 date annuali secondo alcune date liturgiche significative proposte per eccellenza per celebrare i misteri della vita di Cristo e dei cristiani: Battesimo del Signore sempre la 2°Domenica dopo Natale, la Veglia Pasquale nella sera del Sabato Santo, la Domenica di Pentecoste, la Madonna del Rosario in Ottobre. Si invitano le famiglie che desiderano battezzare i loro figli a contattare per tempo il parroco per poter iniziare il percorso di incontri preparatori almeno 40 giorni prima. Grazie. La comunità parrocchiale partecipa alla gioia delle famiglie per questo dono di grazia che è la vita in Cristo. Tutti siamo corresponsabili dell'educazione cristiana dei figli chiamati a formare in Gesù la famiglia che annuncia, celebra e vive il comandamento dell'Amore che Gesù ci ha lasciato. "…fate questo in memoria di me". PERCORSO PER COPPIE ALLA SCOPERTA DEL MATRIMONIO CRISTIANO “E i due diventeranno una carne sola”. I fidanzati che intendono sposarsi nel 2018 o le coppie che desiderano ricevere il sacramento del Matrimonio lascino in segreteria i loro recapiti. Auguri! CHIESETTA SEMPRE APERTA Si comunica a tutti i parrocchiani di Berbenno che nella cappella feriale adiacente la chiesa parrocchiale B.V. Assunta è possibile a qualsiasi ora del giorno andare a pregare davanti all'Eucaristia. Scopriamo la possibilità quotidiana di andare al Signore Gesù rinnovando la Fede nella presenza Eucaristica. ”E' il mio corpo e il mio sangue per la nuova ed eterna alleanza” ... PREGHIERE DEI FEDELI Le cassette per le preghiere dei fedeli sono in fondo alle chiese e aspettano intenzioni per costituire pian piano la preghiera proposta alle nostre comunità nell'assemblea domenicale. Sarebbe molto bello se qualcuno fosse disponibile a comporre una serie di intenzioni "appena sfornate" ogni settimana. Allora le intenzioni potrebbero esprimere più personalmente e meglio l'anima della nostra comunità.